Accoglienza Residenziale per Minori

Le Famiglie Accoglienti


Sono coppie sposate oppure no, famiglie, singoli che si mettono a disposizione di un progetto pensato per un bambino in momentanea difficoltà e per questo bisognoso di particolari attenzioni.

 

 

 




 

LA FAMIGLIA CHE ACCOGLIE

L’idea del progetto “La Famiglia che accoglie”, nasce da una riessione
circa le risposte che le attuali risorse educative di tipo residenziale
sono in grado di orire a minori in situazioni di disagio e marginalità.
L’obiettivo primario del progetto è di orire un contesto di accoglienza che superi le logiche della Comunità in tutti quei casi dove i tempi o il contesto dell’accoglienza divengano tali da compromettere uno sviluppo equilibrato del minore.


È certamente un "lavoro" ma anche una esperienza di disponibilità e accoglienza, dove è indispensabile portare anche il proprio punto di vista, le dicoltà che si incontrano, le soluzioni originali ad ogni problema . . . . come del resto accade per ogni "lavoro".i nostri bambini e le nostre bambine.

 

 

 

 

Capita talvolta di sentirsi soddisfatti della propria vita, ma si è anche curiosi e desiderosi di mettersi a "disposizione" degli altri, magari per diventare genitori temporanei per i gli di altri genitori che in questo momento non ce la fanno. Genitori di bambini che possono essere capaci di dare delle soddisfazioni, anche se può capitare possano essere un po' antipatici, magari dicili da capire, ma che possono piacere proprio perché così.
Attraverso il progetto “la Famiglia che Accoglie” questo essere genitore può diventare una realtà concreta, configurandosi come un lavoro. Un lavoro di differente, per il quale servono attrezzi particolari: sensibilità, tempo, pazienza e dedizione.   
Un lavoro che come ogni lavoro è retribuito e che si deve svolgere insieme ad altre persone: la propria famiglia, altri genitori, i nostri educatori, i nostri psicologi, le nostre assistenti sociali, ma soprattutto i nostri bambini e le nostre bambine.


È certamente un "lavoro" ma anche una esperienza di disponibilità e accoglienza, dove è indispensabile portare anche il proprio punto di vista, le dicoltà che si incontrano, le soluzioni originali ad ogni problema . . . . come del resto accade per ogni "lavoro".

 

 

Un primo obiettivo che caratterizza per noi l’accoglienza residenziale è la consapevolezza e la necessità, di rappresentare un intervento a termine.    La comunità residenziale, è un passaggio non una sistemazione denitiva; dalla "pronta accoglienza "alle accoglienze prolungate, ancheoltre i 18 anni, è decisivo concentrare le risorse anché i soggetti accolti siano aiutati a progettare e realizzare il proprio futuro oltre la comunità ed in altri contesti.   

L'equilibrio da trovare è tra un tempo di permanenza che sia il più breve possibile, comunque adeguato ai bisogni ed ai problemi del minore accolto, e un tempo vissuto intensamente ed utilmente per favorire l'acquisizione e/o il recupero di identità personale, sicurezza interiore, capacità relazionali, competenze.    Che la comunità di accoglienza si impegni per il proprio superamento, è per noi un obiettivo ma anche una sfida.

   Nel corso degli ultimi anni la Cooperativa, partendo dall’idea originaria di apertura di un servizio di comunità, ha avviato un percorso di riessione circa l’opportunità di individuare formule alternative all’accoglienza in comunità, in continuità con il proprio progetto originario.   

Gli sviluppi dialettici intorno al tema del territorio e delle risorse, appartenenti al territorio nel corso degli anni hanno focalizzato, quale elemento nodale per un rapporto con la società civile e il territorio, “la famiglia” come soggetto da privilegiare per favorire un graduale spostamento dell’asse di accoglienza da un ambito chiuso o tendenzialmente chiuso, ad un ambito aperto.   

L’esperienza maturata nel corso di questi anni, ci ha indotto a valutare con attenzione alcuni percorsi di sviluppo del nostro progetto originale.    La nostra riessione inoltre ha trovato forza in un contesto di evoluzione generale dei servizi di accoglienza per minori, nell’ambito dei quali l’indirizzo di apertura è oggi prevalente. Il confronto con altre esperienze avviate e il generale interesse dei servizi nei confronti di esperienze diverse e più ecaci, hanno fatto il resto. Un passaggio fondamentale di questo percorso evolutivo è rappresentato dalla ricongurazione di un modello di accoglienza più pertinente all’attuale contesto sociale ed economico.

 

E' un progetto di valorizzazione della rete dei volontari dell'associazione "l'Aquilone" che in questi anni ha sostenuto le attività della Cooeprativa Il Girotondo. Si tratta di essere vicini agli ospiti della rete "Macramè", per sostenerli nello svolgimento di alcune attività quotidiane per raggiungere gli obiettivi del loro percorso di crescita.  

In particolare sostenerli nelle relazioni, nell'organizzazione e nella gestione della famiglie, nella costruzione della loro autonomia e di una sana rete sociale. dare forza alle loro capacità genitoriali, aiutarli e accompagnarli nella conoscenza del loro territorio, condividere con loro del tempo.

 

 

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